Inquadramento normativo

Con l’entrata in vigore delle attuali norme tecniche per le costruzioni sono state introdotte importanti novità in merito ai nodi delle strutture in cemento armato

inquadramento

normativo dei nodi

Con l’entrata in vigore delle attuali norme tecniche per le costruzioni emanate attraverso il D.M. 17/01/2018 sono state introdotte importanti novità in merito ai nodi delle strutture in cemento armato al punto 7.4.4.2. Come noto ai tecnici del settore è stata introdotta la possibilità di progettare strutture in cemento armato ipotizzandone un comportamento non dissipativo, questo aspetto può pertanto essere applicato a tutti gli elementi costituenti la struttura evitando di applicare i criteri di progettazione in capacità. Il concetto appena espresso non vale per i nodi, i quali vanno concepiti in modo che la loro rottura avvenga comunque per ultima nella gerarchia degli elementi.

Fase di verifica

Altra importante novità introdotta riguarda l’obbligatorietà durante la fase di progettazione di verificare i nodi per tutte le strutture in cemento armato, quindi non più soltanto quelle progettate in CD A ma anche quelle progettate in CD B e quelle non dissipative (oltre naturalmente a tutte le costruzioni esistenti quando viene effettuata un’analisi di vulnerabilità). Attualmente è stata inoltre eliminata la quantità minima di armatura da disporre nei nodi, specificando che l’armatura da inserire è la maggiore fra quella dei pilatri superiore e inferiore. Nel caso in cui i nodi siano interamente confinati è lasciata la possibilità al progettista di raddoppiare il passo delle staffe rispetto a quello precedentemente individuato, con il limite massimo dei 15 cm.

la rottura dei nodi deve essere l'ultima in gerarchia

obbligatorietà di verificare i nodi

eliminata la quantità minima di armatura